Nel luglio scorso è stata una giornalista del “Giorno” a dare notizia del modo in cui, Daniele Rinaldi, 25 anni, abbia creato la sua personalissima bicicletta. Il giovane, originario di Tirano, vicino a Sondrio, ha ideato un prototipo di bici elettrica di elevata qualità e unica nel suo genere. Ha realizzato tutto da sé, dal primo all’ultimo bullone, grazie al suo talento e alla sua professionalità. Si tratta di una speciale bicicletta elettrica, adatta soprattutto ai cicloturisti. Il mezzo è dotato, infatti, di un capiente portapacchi per borse, utilissimo anche per coloro che si spostano in città. Opportunamente modificata la bici di Rinaldi può trasportare anche bambini.
«Fin da giovanissimo − dice l’inventore alla giornalista − ho avuto una grande passione per la bicicletta». Ma, oltre a riparare le biciclette, la peculiarità della sua attività è quella di modificare le normali bici in bici elettriche.
Pensate che, per realizzare il suo prototipo, Rinaldi ha impiegato ben un anno e mezzo: la sua bici si differenzia dagli altri modelli in commercio poiché molto più leggera e, a detta di tutti, dotata di una migliore guidabilità. Il sogno del giovane tiranese è quello di poter partecipare con le sue creazioni all’Eurobike, la nota fiera internazionale della bicicletta che si tiene sul lago di Costanza in Germania e far conoscere così le sue grandi doti di artigiano.
Prototipi, dunque, ma non solo! Durante tutto l’anno nella sua piccola ciclofficina-laboratorio di Tirano nascono vere e proprie meraviglie. Daniele è stato definito un sarto delle due ruote. Le sue bici personalizzate, elettriche e no, vengono infatti costruite su misura, o meglio, precisa la giornalista, «sulle gambe di ogni ciclista». In tanti si fermano ammirati sull’uscio della sua bottega artigianale.