In Olanda è stata pubblicata recentemente la Bicycle Agenda 2017-2020. Vediamo insieme di cosa si tratta.
È un documento sottoscritto da un gran numero di enti pubblici e privati, grandi e piccoli, in cui si delinea una strategia da seguire per aumentare l’uso della bici nei Paesi Bassi nei prossimi 3 anni.
Sono 8 gli obiettivi specifici individuati nel documento. Contengono molte considerazioni che tornerebbero utili anche in Italia. Consideriamoli sinteticamente.
L’Olanda e i Paesi Bassi devono essere il principale paese ciclistico al mondo
Per chi ha redatto il documento, non è sufficiente che i Paesi Bassi siano un paese dove è diffuso l’uso della bici. È importante che vengano visti come il paese più adatto alla bici al mondo. Perché? Perché da questo primato deriva tutta una serie di vantaggi economici e non solo. Viene aumentato il valore turistico delle città olandesi. Le aziende olandesi produttrici di bici vedono aumentare le loro vendite.
Più spazio per le bici in città
Ma anche per i pedoni. Lo spazio fisico a disposizione di chi si muove in maniera sostenibile deve essere aumentato.
Aumentare la qualità delle ciclovie regionali più importanti
Anche nei Paesi Bassi, tutte le mattine nell’ora di punta si creano degli ingorghi di automobili attorno ai principali centri urbani. Molte persone vivono solo a pochi chilometri di distanza dal posto di lavoro, ma a volte le ottime piste ciclabili dei centri urbani non sono ben collegate con le varie cittadine che li circondano.
Migliorare la qualità delle piste ciclabili a lunga percorrenza, che connettono fra loro vari centri urbani, è fondamentale. Grazie alle bici a pedalata assistita è aumentato di molto il raggio d’azione utile della bicicletta: sapevi che con le speed e-bikes è possibile anche arrivare a 45 km/h?
Ottimizzare la transizione fra bici e altri mezzi di trasporto
Neanche una bici elettrica può arrivare dappertutto. Certe distanze sono troppo grandi per essere coperte pedalando. Questo non vuol dire però che si debba prendere la macchina. La bici può essere usata per arrivare alle stazioni ferroviarie, come già fa il 40 percento dei viaggiatori in treno. Se si vuole che questa percentuale aumenti, è necessario costruire parcheggi per bici nei pressi delle stazioni. Discorsi simili possono essere fatti per le fermate degli autobus. Anche il bike sharing gioca un ruolo importante nell’ottica dell’intermodalità.
Promozione dell’uso della bici verso target ben definiti
Bisognerebbe intervenire convincere alcuni gruppi di persone a provare a usare la bici nella loro vita quotidiana. Ad esempio tutti quegli adulti che non fanno alcuna attività fisica: andare in bici permetterebbe di risparmiare nel lungo periodo cifre molto grandi.
La bici è a volte (ingiustamente) vista come il mezzo dei poveri; in realtà l’uso della bici è correlato con un tenore di vita medio, e le persone più povere e più escluse dal punto di vista sociale (come ad esempio gli immigrati) tendono a pedalare meno. L’uso della bici è visto anche come un modo per diminuire l’esclusione sociale.
Per questo ci si propone di fornire biciclette ai bambini più poveri o di organizzare corsi di bici per gli adulti che non hanno mai pedalato (ce ne sono molti, soprattutto fra gli immigrati).
Riduzione del numero di ciclisti feriti o uccisi
Ben 6 incidenti su 10 accadono a ciclisti senza coinvolgere altri utenti della strada, per distrazione di chi pedala o per difetti nell’infrastruttura ciclabile.
Fra le misure da prendere c’è il promuovere l’uso di biciclette più sicure e facili da guidare, specialmente per le persone anziane (ad esempio a scavalco basso, con specchietti retrovisori, con kit di illuminazione). Anche la qualità dell’infrastruttura ciclistica deve aumentare, in modo da essere adatta anche a bambini ed anziani.
Riduzione del numero di furti
Si stima avvengano 500 mila furti di bici all’anno in Olanda. Qui le soluzioni non sono particolarmente innovative: migliori parcheggi; registrazione delle bici.
Aumento della conoscenza dei dati relativi all’uso della bici
Nei Paesi Bassi ci sono diversi enti, pubblici e privati, che possiedono o ricercano dati relativi all’uso della bici. È importante che questi dati vengano condivisi e resi facilmente accessibili al pubblico.